In questo articolo vi spiegheremo tutto quello che c’è da sapere sullo spread nel trading forex.

In questo post troverete le seguenti informazioni:

  • Cos’è lo spread e perché esiste
  • Cosa sono i pip e come si calcolano
  • In quali categorie si differenzia lo spread
  • Come scegliere un broker forex in base allo spread
Elenco dei contenuti

Cos’è lo spread nel forex?

Lo spread nel trading forex è la differenza tra i prezzi bid-ask, o denaro-lettera in italiano (cioè di vendita e di acquisto), espressa in pips.

Lo spread è una condizione naturale del mercato, poiché ci sono controparti che vogliono acquistare o vendere a prezzi diversi.

La differenza tra le offerte bid-ask definisce l’ammontare dello spread applicato all’operazione.

Differenziale dei prezzi di acquisto e vendita

Che cos’è un pip nel trading forex?

Pip è l’acronimo di “Percentage in point” (percentuale in punto) ed è lo standard del settore del trading per calcolare la variazione minima dello spread di una coppia di valute.

Un pip corrisponde alla differenza sulla quarta cifra decimale di una coppia di valute, il che significa che 1 pip corrisponde a una variazione di 0,0001 sulla coppia di valute di interesse.

L’unica eccezione è rappresentata dalle coppie forex JPY (Yen Giapponese), che invece calcolano la variazione minima sulla seconda cifra decimale.

Di seguito è riportato un esempio di spread di 1 pip su due diverse coppie forex:

Coppie forex Prezzo bid (vendere) Prezzo ask (comprare)
EUR/USD 1.05340 1.05350
USD/JPY 134.820 134.830

Perché esiste uno spread nel forex?

Lo spread nel forex fa parte del mercato stesso, poiché le controparti del mercato cercano di acquistare e vendere valute a livelli di prezzo diversi.

Lo spread dipende quindi dal numero di controparti presenti sul mercato. Maggiore è il numero di controparti, più stretta è la distanza tra i valori denaro-lettera.

Inoltre, i broker forex possono applicare una maggiorazione sullo spread sotto forma di commissione.

Perché i broker forex hanno spread diversi?

Ogni broker forex è una società a sé stante con le proprie politiche interne. Per questo motivo, ogni broker decide le commissioni sul forex in base alle proprie esigenze, alla tecnologia offerta ai propri trader o osservando i competitor.

I broker forex come Pepperstone che utilizzano una tecnologia efficiente sono in grado di ridurre i costi di trading sia diretti (come lo spread) che indiretti (come le requote) per tutti i loro trader.

Visita Pepperstone
(74-89% dei trader retail perdono denaro quando fanno trading coi CFD)

Che impatto hanno gli orari di trading sugli spread del forex?

In generale, gli orari migliori per fare trading sul forex sono quelli compresi tra le 12:00 e le 16:00 (GMT+0), poiché le sessioni di mercato di Londra e New York si sovrappongono in questo lasso di tempo, generando un mercato liquido che ha un impatto positivo sugli spread, rendendoli più bassi.

infatti, il mercato forex non si svolge contemporaneamente in tutto il mondo, ma ci sono 4 macro-mercati con orari di negoziazione differenti.

Qui di seguito c’è la tabella con gli orari di ciascuna sessione di mercato forex:

Sessioni di mercato forex Apertura (GMT+0) Chiusura(GMT+0)
Sydney 21:00 06:00
Tokyo 00:00 09:00
Londra 07:00 16:00
New York 12:00 21:00

Oltre a quella Londra-NY ci sono altre sovrapposizioni durante il giorno.

Esse avvengono tra mezzanotte e le 6:00 per Sydney-Tokyo, e dalle 7 alle 9 per Tokyo-Londra

Tuttavia, queste sovrapposizioni non impattano tanto come quella Londra-NY.

Come funziona lo spread nel forex

Lo spread nel forex viene applicato quando viene aperto un ordine, ma non quando viene chiuso.

Ad esempio, nel trading sulla coppia EUR/USD, una variazione di 1 pip corrisponde a una commissione fino a 10 dollari se si apre una posizione di 1 lotto standard (cioè 100’000 unità di valuta).

Spread forex variabile vs fisso vs raw

I broker Forex offrono generalmente 3 diversi tipi di spread a seconda della loro politica e dei tipi di conto: spread variabili, spread fissi e spread raw.

Gli spread variabili (o spread fluttuanti) sono spread che fluttuano intorno a un valore stabilito dal broker (generalmente da 0,8 a 1 pip per le coppie forex più scambiate). Gli spread variabili spesso includono un mark-up, che è il motivo principale per cui questo tipo di spread è statisticamente più elevato rispetto al trading di spread grezzi. Uno dei broker con lo spread variabile più basso è IG Markets, che offre spread (con un mark-up) a partire da 0,8 pip.

Visita IG Markets
(69% dei conti CFD retail perde denaro)

Gli spread fissi rimangono stabili a un valore scelto dal broker. Più la coppia forex viene scambiata, più basso sarà lo spread fisso scelto. Gli spread fissi sono generalmente più alti di quelli variabili perché il broker tiene conto delle potenziali fluttuazioni del mercato e di conseguenza non deve adeguare lo spread nei momenti di estrema volatilità. La media del settore per gli spread fissi è di circa 1 pip, ma broker come AvaTrade riescono a offrire spread fissi a partire da 0,9 pip e da 0,6 per i trader professionisti.

Visita AvaTrade
(71% dei conti CFD retail perde denaro)

Gli spread raw (o grezzi) sono gli spread naturali del mercato che il broker offre senza mark-up ai suoi trader. Per questo motivo, i conti con spread raw offerti dai broker sono spesso definiti “conti a zero spread”, perché offrono spread molto vicini a zero pip. Quando gli spread sono offerti senza mark-up, i broker generalmente applicano commissioni fisse per ogni lotto negoziato per ottenere un guadagno sulle operazioni. Su Pepperstone gli spread sono senza mark-up e hanno una media di 0,09 pip sulla coppia forex EUR/USD con una commissione di 6 dollari per ogni lotto negoziato.

Visita Pepperstone
(74-89% dei trader retail perdono denaro quando fanno trading coi CFD)

Che cos’è un buon spread?

In genere uno spread è considerato ottimale quando è inferiore a 1 pip, dato che la media del settore forex si aggira intorno a questo valore.

Un fattore da considerare nella scelta dello spread sono le commissioni per lotto, molto comuni nei conti “zero spread”.

Questi tipi di conti offrono spread molto bassi, ma applicano commissioni fisse aggiuntive per lotto.

Queste commissioni variano in genere tra i 5 e gli 8 dollari per lotto negoziato, il che, facendo una conversione dei costi, equivale a offrire spread di 0,5 o 0,8 pip.

È possibile evitare o ridurre gli spread del forex?

Gli spread forex non possono essere evitati, in quanto fanno parte del mercato stesso.

Tuttavia, i clienti esperti possono aprire conti forex professionali (a seconda del broker) che spesso offrono programmi di riduzione dei costi e degli spread.

Le cause di uno spread elevato possono essere diverse, ma per maggiori informazioni potete consultare l’articolo in cui ne parliamo in modo approfondito.

Perché lo spread è importante nel trading sul forex

Lo spread è importante perché influisce sul successo di un’operazione.

Lo spread comporta un costo che fa perdere denaro al trader non appena l’operazione viene aperta. Più grande è la commissione, più difficile è per il trader raggiungere il pareggio e potenzialmente trarne profitto.

I broker meno favorevoli ai trader applicano spread fino a tre volte superiori rispetto agli altri broker. Ciò significa che il trader pagherà almeno 3 volte di più per lo stesso prodotto rispetto ad altri broker.

I trader giornalieri e soprattutto quelli multigiornalieri in genere non hanno sempre bisogno di spread bassissimi, poiché l’impatto di qualche decimo di pip per ordine non incide sul risultato finale.

Tuttavia, gli scalper e i trader che hanno bisogno di aprire e chiudere continuamente posizioni hanno un margine di successo molto sottile che li costringe a preferire i broker forex con spread bassi.