
In questa guida vediamo nel dettaglio come un broker viene autorizzato dalla Consob, ente che in Italia controlla che si rispettino le direttive europee sugli investimenti finanziari.
Se vuoi essere sicuro di operare investimenti sui mercati finanziari nella totale legalità e senza correre il rischio di finire in pasticci legali, è importante capire come vengono regolamentati ed autorizzati i broker che utilizzi.
Partiamo dal principio, ogni area geografica ha degli enti che tutelano gli investitori e gli intermediari finanziari. La CONSOB (Commissione Nazionale per le Società e la Borsa) è l’ente predisposto in Italia a garantire la legalità nel trading e negli investimenti in generale.
Principalmente la funzione di questo ente è quella di controllare che i broker adottino le direttive europea espresse da ESMA (European Security and Markets Authority), ovvero l’organismo dell’Unione Europea per la regolamentazione dei mercati finanziari in tutta l’eurozona.
Vediamo quindi nel dettaglio come si articola il processo che permette agli intermediari finanziari di diventare broker consob autorizzati.
Come fa un broker ad ottenere la licenza Consob?
Cosa deve fare un broker per ottenere la licenza Consob ed essere così autorizzato ad operare in Italia? Il broker deve attuare e rispettare le normative europee.
In sostanza ogni broker che opera con investitori residenti in Italia è tenuto a rispettare le normative in materia. Se il broker ha già ottenuto altre autorizzazioni in Europa è possibile essere autorizzato anche in Italia, e la stessa Consob può garantire per i traders rispetto a qualsiasi intermediario, previa un’approfondita analisi del comportamento dei servizi offerti dal broker.
Basta pensare che la stessa Consob stila delle liste di “warning”, ovvero delle sezioni dove i broker che hanno ricevuto segnalazioni di comportamenti scorretti o lesivi nei confronti degli utenti vengono segnalati e posti sotto ulteriore vigilanza.
Come abbiamo già detto, per la comunità Europea il ruolo più importante lo ricopre l’ESMA che opera in continuo coordinamento con gli enti nazionali come la CONSOB, e dei quali monitora l’operato.
Gli enti finanziari dei principali stati UE:
- FSMA: Belgio;
- FSC: Bulgaria;
- CNB: Repubblica Ceca;
- BaFin: Germania;
- FSA: Estonia;
- AMF: Francia;
- CNMV: Spagna;
- CySEC: Cipro;
La lista continua per tutti i paesi dell’unione europea, esistono inoltre enti che non hanno diritto di voto in sede di congresso e sono quelli di Islanda, Liechtenstein e Norvegia.
Che regole deve rispettare un broker per avere una licenza Consob (ESMA)?
La normativa prodotta dall’ESMA entrata in vigore più recentemente è il MIFID 2.
Attiva dal 3 gennaio 2018 tra tutti gli stati membri dell’Unione Europea.
Il MIFID è sostanzialmente il piano direttivo che tutti gli enti finanziari devono rispettare per operare legalmente nell’eurozona.
L’obiettivo principale di questa norma è quello di arginare gli effetti di una scarsa consapevolezza da parte degli investitori retail, specialmente quelli senza alcuna formazione finanziaria.
Vediamo le principali limitazioni introdotte dal MIFID 2:
- Ha proibito le opzioni binarie;
- Imposto una leva finanziaria massima di 30:1 per i conti retail;
- ICF (Fondo di Compensazione degli Investitori) garantisce un risarcimento per ogni utente in caso il broker fallisse o dovesse riscontrare malfunzionamenti;
- Introduce la Protezione del Saldo Negativo permettendo ad ogni trader di non poter perdere più soldi di quanti non se ne depositano.
I broker che seguono le direttive ESMA attuano una serie di sistemi a tutela degli utenti investitori. Queste tutele sono capillari e seguono l’utente durante tutto il percorso di acquisizione.
Quando registri il tuo conto di trading con un broker autorizzato consob, tra le prime cose che ti vengono richieste di fare ci sarà, per effetto della normativa MIFID 2, Il questionario obbligatorio KYC (Know Your Costumer).
Si tratta di un questionario conoscitivo che il broker è tenuto a sottoporre ad ogni nuovo utente per poter essere sicuro di riuscire a distinguere gli investitori professionisti da quelli amatoriali.
Le regole per gli investitori retail
Queste direttive hanno come scopo primario la salvaguardia del trader retail che, fino a pochi anni fa, correva un alto rischio di perdere i propri capitali prima di aver compreso il funzionamento della piattaforma d’investimento.
Sempre il MIFID 2 introduce il divieto per i broker di offrire bonus ai nuovi iscritti ed obbliga le piattaforme a non utilizzare alcuni canali pubblicitari come il telemarketing o cold calling.
Inoltre tutti i fondi dei traders retail devono essere custodi e secretati, oltre che tenuti separati dagli altri, in una banca esterna al broker. Inoltre sono state vietate in tutta Europa le seguenti strategie di trading:
- Spread Betting;
- Opzioni binarie;
La differenza tra un broker regolamentato consob e con licenza consob
Esistono due tipologie di riconoscimento che un broker o un altro intermediario finanziario possono ricevere dalla CONSOB.
Nel caso in cui il broker abbia una sede fisica e completato il processo di registrazione ESMA può ritenersi un broker regolamentato ed ottenere il passaporto europeo.
Sono molte le piattaforme che operano in tutta Europa tramite la regolamentazione CySEC proprio perché la loro sede si trova a Cipro.
L’ente regolamentatore ha il dovere di controllare costantemente l’operato del broker, e che quest’ultimo applichi e rispetti i requisiti imposti dall’ESMA.
Una volta che un broker è regolamentato in uno degli stati UE, altri enti nazionali possono attestarne la legalità attraverso l’assegnazione delle licenze.
Le licenze forniscono un formale permesso ad operare, così come previsto dalla regolamentazione europea.
Qual è il ruolo della Consob rispetto all’ESMA?
Nella struttura interna della comunità europea l’ESMA ha un ruolo decisamente predominante: ha infatti il compito di vigilare a livello sovranazionale sui mercati e gli strumenti finanziari, oltre che verificare che non avvengano attività fraudolenti o di concorrenza sleale.
L’European Security and Markets Authority fa quindi parte del gruppo di autorità europee di vigilanza e garanzia del complesso sistema economico comunitario, collaborando a stretto contatto con i singoli enti statali come la CONSOB.
È quindi compito dell’ESMA, quello di definire le linee guida generali su questi temi, affinché poi ogni singolo ente statale le applichi sul proprio territorio.
Nonostante la posizione “subordinata” della CONSOB rispetto all’ESMA, questo non significa che l’ente italiano non abbia alcun potere decisionale. Infatti la CONSOB ricopre ruoli anche importanti e può decidere in merito al comportamento degli intermediari finanziari che operano in Italia, inserendoli nella “Black list” dei broker “pericolosi” ed addirittura revocare la licenza ad un intermediario che abbia violato gli accordi o non abbia rispettato le regolamentazioni.
Un altro importante ruolo che può essere svolto dalla CONSOB in autonomia consiste nel poter decidere se inasprire ed ampliare le regole e le limitazioni in ambito territoriale anche senza l’espresso ordine da parte dell’ESMA.
Questa eventualità è già capitata in altri paesi dell’UE, come il caso del Belgio, dove l’ente nazionale FSMA, in stretto rapporto con l’ESMA, ha comunque deciso in autonomia di vietare ai broker che operano in Belgio di accettare clienti retail.
Possiamo quindi comprendere come il contesto europeo sia articolato in modo capillare, affinché gli strumenti ed i mercati siano sempre più controllati ed gli investitori possano operare su tutto il territorio comunitario in totale sicurezza e con delle tutele adeguate.
Per queste ragioni, si consiglia ad ogni trader che vuole iniziare ad investire online, di affidarsi esclusivamente a broker consob autorizzati ed assicurarsi così di vivere un’esperienza di trading sicura e soddisfacente.