Benvenuto nella prima Guida a Darwinex, spiegata in termini semplici e comprensibili a tutti.

Per conoscere altri dettagli su questa piattaforma, sulla sua storia, e sulle nostre opinioni, puoi consultare la nostra Recensione Darwinex.

In questo articolo invece voglio illustrati il funzionamento della piattaforma e tutte le sue potenzialità, in modo che tu possa:

  • Capire come si analizzano i Darwin e cosa vogliono dire tutti quei dati, in termini semplici
  • Capire come trovare i migliori Darwin
  • Capire come creare il migliore portafoglio di Darwin, in base alle tue esigenze

La cosa migliore per seguire questa guida è di avere un conto Darwinex aperto per poter osservare ed interagire direttamente con la piattaforma. Puoi farlo benissimo con denaro virtuale, perciò iscriviti adesso a Darwinex con un conto Demo.

(Vuoi scoprire altre piattaforme come Darwinex, ad esempio eToro, Naga, ZuluTrade? Dai un’occhiata alla nostra Top 10 dei migliori Social Trading network.)

Tutorial Darwinex – Guida Darwinex completa per principianti

Ti consiglio di farti una bella tazza di tè e prenderti il tempo necessario per leggere tutto il post dall’inizio alla fine.

Tuttavia, qui sotto hai a disposizione un menu con cui saltare direttamente agli argomenti che ti interessano di più.

Elenco dei contenuti

Sei pronto? Allora cominciamo!

Copertina Darwinex

Filtri Preconfigurati e Sezione Explore di Darwinex

La sezione Explore di Darwinex è la prima di una lunga serie di interessanti sezioni che passeremo in rassegna. Lo scopo di questa sezione è di fornire visibilità immediata su determinate categorie di Darwin.

È una pagina pregna di contenuti, ed è necessario scrollarla dall’alto in basso per poter apprezzare tutte le sue sezioni.

Qui Darwinex mette in evidenza l’elenco dei suoi filtri di ricerca preconfigurati, e i Darwin che meglio rappresentano ogni categoria. È possibile trovare anche qualche richiamo alla formazione che, come abbiamo già detto nella Recensione Darwinex, è molto ben curata.

I filtri che Darwinex mette a disposizione sono 8:

  • Top Invested
  • Good Scores
  • Return > 50%
  • On Fire
  • Trending
  • Promising
  • Latest
  • Community

Per filtri intendiamo dei metodi automatici utilizzati da Darwinex per raggruppare quei Darwin che mostrano una o più caratteristiche operative in comune.

A seguire vedremo i dettagli di ciascuna categoria in modo che tu possa:

  1. Capire le caratteristiche operative salienti dei vari gruppi di darwin
  2. Capire i metodi di classificazione usati da Darwinex
  3. Capire se e quali categorie fanno più al caso tuo

Per tutti i filtri, cliccando sul nome, puoi accedere alla loro sezione dedicata, all’interno della quale, in alto a sinistra, hai la possibilità di modificare la visualizzazione grafica, passando dalla visualizzazione dettagliata a quella a riquadri.

È in oltre possibile ordinare i Darwin presenti per quel filtro utilizzando parametri differenti ad esempio investors capital, investors, return, ecc…

– Filtro Ricerca: Top invested

Darwinex Filtro Ricerca Top invested

In Top Invested trovi i Darwin più scambiati, o per meglio dire quelli che hanno ricevuto il maggior numero di investitori.

Maggiore è il numero di investitori (il numero, non il controvalore di quanto hanno investito) che li detengono nel proprio portafoglio, e più alta sarà la posizione all’interno di questa classifica. È infatti possibile che ci siano Darwin sui quali il capitale effettivo investito è maggiore, ma con un numero inferiore di investitori.

Noi di InvestinGoal non crediamo che sia un filtro particolarmente utile ai fini di eseguire un’analisi professionale. L’unico elemento che può essere sfruttato è quello dato dalla saggezza della folla. Attenzione però che non sempre quello che va bene per gli altri va bene anche per te!

– Filtro Ricerca: Good scores

Darwinex Filtro Ricerca Good scores

All’interno di questa categoria trovi quei Darwin che hanno valori di Darwinex Score (D-Score) superiori a 50.

Come vedremo a breve, il Darwinex Score è un punteggio che Darwinex attribuisce ad ogni Darwin valutando 11 su 12 Attributes (viene esclusa solamente la Capacity da questo giudizio globale). Più è alto il Darwinex Score e più sarà alto il posizionamento all’interno di questa classifica.

In generale non amiamo particolarmente i giudizi sintetici automatici, ma dobbiamo riconoscere che il calcolo degli Attributes è veramente ben curato.

Per questo motivo riteniamo che il Good Score possa essere un buon filtro per individuare dei buoni Darwin.

– Filtro Ricerca: Return>50%

Darwinex Filtro Ricerca Return 50

Il Return >50% è un filtro interessante solo all’apparenza.

Qui puoi trovare tutti i Darwin che dall’inizio della loro attività su Darwinex hanno realizzato un profitto superiore al 50%. Ovviamente, maggiore sarà il rendimento realizzato e più alta sarà la posizione in classifica.

Come dicevamo, benché il dato sia sicuramente interessante, questo viene sminuito dall’assenza del fattore tempo. La posizione in classifica non considera il numero di settimane impiegate per ottenere il risultato, parametro fondamentale per capire le reali potenzialità del darwin. Ad esempio, un rendimento modesto ma ottenuto in breve tempo può essere un buon segno, ma se nello stesso tempo un darwin ottiene un rendimento esagerato può essere un segno di rischio eccessivo.

Altro grande assente di questo filtro è il Drawdown, ovvero il rischio a cui è stato esposto il capitale per ottenere quel risultato.

Possiamo quindi dire che il Return >50% può essere interessante, ma occorre comunque analizzare con cura i Darwin individuati con questo filtro.

– Filtro Ricerca: On fire

Darwinex Filtro Ricerca On fire

Per trovare i Darwin “caldi” puoi provare con il filtro On Fire, dove vengono raggruppati tutti quelli che negli ultimi 3 mesi hanno realizzato performance con il miglior rapporto Rischio/Rendimento.

Questo è effettivamente un ottimo filtro, peccato solo per i 3 mesi, avrebbero potuto prevedere anche una profondità maggiore.

– Filtro Ricerca: Trending

Darwinex Filtro Ricerca Trending

Se vuoi trovare i 20 Darwin più popolari tra gli investitori nell’ultimo mese, allora puoi usare il Trending.

Questo è un altro filtro legato alla popolarità, caratteristica alla quale, come spiegato prima, non concediamo troppa attenzione, e sicuramente non nella fase iniziale dell’analisi.

– Filtro Ricerca: Promising

Darwinex Filtro Ricerca Promising

Il filtro Promising è interessante poiché dà visibilità a quegli investitori che hanno dimostrato fin da subito di essere dei validi trader, ottenendo delle performance interessanti, ma che avendo iniziato da poco ad operare sono poco conosciuti all’interno del circuito Darwinex.

È un filtro chiaramente adatto a chi vuole prendersi qualche rischio in più, introducendo all’interno del proprio portafoglio dei Darwin con storici operativi non abbastanza lunghi.

– Filtro Ricerca: Latest

Darwinex Filtro Ricerca Latest

Il Latest è l’ultimo filtro. Al suo interno puoi trovare, ordinati per performance, tutti i Darwin rilasciati nell’ultima settimana.

Non ha una particolare utilità tecnica per l’investitore. Il suo solo scopo è di “annunciare” l’ingresso di nuovi trader all’interno della community Darwinex. Anche se ci si è appena iscritti su Darwinex come trader, è possibile migrare il proprio Track Record dal precedente broker, e questo consente anche ai Darwin più recenti di mostrare già degli storici operativi di tutto rispetto.

Darwinex Filtro Ricerca Latest 2

Sezione All Darwins di Darwinex per la ricerca

Mentre da Explore si accede ad un’area dove i Darwin vengono raggruppati per caratteristiche comuni, passando da All Darwins di Darwinex è possibile vedere l’elenco completo dei Darwin di Darwinex, senza alcun tipo di filtro pre-configurato.

I Darwin vengono ordinati di default in base ai valori di Return (calcolato sugli ultimi due anni), ma è possibile, come per la precedente sezione, ordinare i Darwin secondo altri parametri (Investors capital, investors, return, Drawdown, D-Score).

La rappresentazione grafica di quest’area è identica alla precedente, puoi usare una visualizzazione dettagliata o una a riquadri.

L’aspetto davvero più interessante della sezione All Darwins è la possibilità di andare ad impostare uno o più filtri di ricerca allo scopo di scovare il Darwin più adeguato al tuo profilo d’investitore.

Funzione Manage filter

Manage filter Darwinex

È proprio attraverso il Manage Filter che hai la possibilità di impostare una ricerca personalizzata per trovare i darwin più adatti ai tuoi bisogni.

manage filtersI filtri sono gli stessi che ti abbiamo raccontato parlando della sezione Explore, con l’aggiunta dell’elemento Community Darwins.

Selezionando la funzione “+ MANAGE FILTERS” compare un pop up che contiene l’elenco completo dei filtri Darwinex (Top Invested, Good Scores, Return>50%, On Fire, Trending, Promising, Latest, Community Darwins).

All’interno di questo pop up è possibile selezionare più di un elemento, fleggando i rispettivi check box. Combinando più filtri sarà quindi più facile individuare il Darwin che si combina con la tua idea di portafoglio e di obiettivi d’investimento.

Sezione Analisi Darwin

Trovati i Darwin che pensi siano più interessanti, la cosa migliore da fare è cercare di approfondire e di conoscere meglio le loro caratteristiche operative, al fine di comprendere se possono davvero fare al caso tuo e se possono convivere all’interno del tuo portafoglio d’investimento.

Darwinex mette a tua disposizione un vasto elenco di indicatori interessanti ed utili, tutti all’interno della scheda tecnica di ogni singolo Darwin.

Sezione superiore

analisi darwin

Nella parte alta della scheda trovi tutti i dati anagrafici del Darwin:

  • il suo nome completo, a cui corrisponde sempre un codice univoco a 3 lettere in stampatello posto all’interno di un cerchio colorato
  • Il nome della strategia
  • analisi darwin 1.2Lo username del profilo del trader che sta dietro alla strategia. Se, come dall’immagine, il trader ha altre strategie, e quindi altri Darwin, sarà presente il +1 accanto alla sua user. Passando il mouse sopra il +1 si aprirà una finestrella che svelerà l’altro Darwin gestito da quel trader.

Dall’immagine si può dedurre che il trader iscritto in Darwinex con lo username “finbou” gestisce due Darwin: THA e FEG.

  • Più in basso è presente un campo testuale utilizzato dal trader per fornire indicazioni sulla strategia d’investimento del suo Darwin.
  • All’estrema destra è presente il valore del Darwin. È un elemento importante per identificare le sue performance. Tutti i Darwin partono con un valore di 100 e seguono i rendimenti (100 + Return Since Inception), quindi valori superiori corrispondono a Darwin che hanno generato profitti, ed al contrario valori inferiori a 100 quelli che al momento sono in perdita.
  • Accanto al valore del Darwin si trova il tasto “Trade”, che consente di acquistarlo.

Sezione inferiore

analisi darvin 2

In questa seconda area, posizionata subito sotto la precedente, sono presenti numerosi dettagli riguardo il Darwin.

Il primo in alto a sinistra è il Darwinex Score. Trattandosi del più importante abbiamo deciso di dedicargli un capitolo intero, a seguito di questo. Vediamo quindi prima tutti gli altri.

Return (since inception): Indica il profitto realizzato da quando il Darwin ha cominciato ad operare su Darwinex. È sicuramente un valore interessante, ma purtroppo non può essere paragonato con gli altri Darwin, poiché non tutti esistono in Darwinex dallo stesso momento. Pertanto, a parità di rendimenti, questo valore sarà più alto per quei Darwin che operano da più tempo in Darwinex poiché hanno avuto più tempo per incrementare i ritorni. Non combacia con il Valore del Darwin perché quest’ultimo parte da un valore di 100, mentre il Return parte da 0.

Drawdown (since inception): Come per il precedente dato, l’analisi dei Drawdown viene fatta su tutta la vita del Darwin. In questo caso però vengono analizzati i cali di performance. Il drawdown indica l’entità della perdita registrata nel peggior momento operativo. Questo valore, unito alla volatilità, fornisce importanti indicazioni sul profilo di rischio del Darwin, dandoti la possibilità di capire se può essere adatto o meno per il tuo portafoglio e per la tua propensione al rischio.

Return / Risk (since inception): Altro elemento importante per stimare la validità di una strategia è il calcolo del rischio-rendimento. Si tratta del rapporto tra il valore medio dei rendimenti (posizioni chiuse in profitto) e quello dei rischi (posizioni chiuse in perdita). Valori pari ad 1 indicano un sostanziale equilibrio tra i rischi presi ed i risultati ottenuti dalla strategia, equilibrio che si sposta verso i rendimenti nel caso di valori superiori ad 1, e verso i rischi nel caso di valori inferiori a 1. Il Return/Risk combinato alla percentuale di operazioni chiuse in profitto è uno tra gli elementi più importanti nella valutazione della strategia del trader.

Target Risk (VaR 95%/month): Parametro molto utilizzato per identificare il rischio potenziale di un investimento. Nel calcolo del Target Risk, Darwinex analizza la serie storica di operazioni fatte dal trader e, grazie al supporto di modelli di calcolo statistico, stabilisce una volatilità futura che è presumibile attendersi statisticamente con un’attendibilità del 95%. In soldoni, questo vuol dire che se il valore di target risk è pari a 10%, l’investitore, acquistando quel Darwin, potrà attendersi un potenziale profitto o perdita non superiore al 10% del suo investimento su base mensile. Questo accadrà statisticamente 95 volte su 100, e per le altre 5 volte questo valore potrebbe essere disatteso, determinando oscillazioni positive o negative superiori (di quanto non è possibile saperlo). Come regola generale, valori alti di Target Risk sono più indicati per investitori disposti a rischiare di più al fine di ottenere maggiori profitti.

Trader’s Equity: Ovvero il saldo del conto del trader in quel momento (affiancato dal VaR medio calcolato fino al momento dell’analisi).

Investors: Il parametro Investors è uno di quelli utilizzati per misurare la popolarità del Darwin. Indica quanti trader possiedono quell’asset nel proprio portafoglio, e anche il controvalore in capitale (ottenuto sommando gli investimenti fatti dai singoli investitori sul Darwin).

Darwinia Allocation: l’importo che Darwinex ha allocato su quel Darwin nell’ambito del DarwinIA Trading Challenge, un concorso con cui Darwinex “investe” 4.000.000€ ogni 6 mesi su 48 dei migliori Darwin, e li premia dando loro il 20% dei profitti ottenuti, su base High WaterMark.

Monthly divergence & Latency: Questo parametro evidenzia la latenza e la divergenza del Darwin, due valori importanti per essere ammessi al contest DarwiniA. Entrambi verranno spiegati più avanti con maggiori dettagli.

Filters: Vengono esposte le categorie di ricerca (viste prima) nei quali quel Darwin rientra. Cliccando puoi entrare nella pagina specifica del filtro.

Darwinex Score: Cos’è e Come funziona

Noto anche come D-Score, è il “voto” di merito che Darwinex dà ad ogni Darwin. Il Darwinex Score si ottiene ponderando i risultati dei 12 Attributes che Darwinex usa per analizzare ogni singolo Darwin.

Il valore dei 12 attribute va da 0 a 10. Più è alto il punteggio e migliore è il giudizio.

Ecco quali sono.

– Darwinex Score: Experience (EX)

L’Experience determina l’attendibilità della strategia, ovvero se lo storico operativo è sufficiente o meno per una valutazione veritiera dell’efficacia del Darwin. Il D-Score viene molto penalizzato dai bassi punteggi di Experience.

Valori di Experience pari a 10 corrispondono, grossomodo, ad un anno di negoziazione continua sui mercati.

Il fattore tempo è molto importante per la determinazione del valore Experience, che però viene condizionato anche dall’intensità dell’attività del trader. Darwinex ha infatti deciso di scandire il tempo attraverso D-Period, che corrispondono all’incirca ad un mese di trading l’uno (22 giorni di mercati aperti). Per poter “guadagnare” un D-Period, un trader deve raggiungere le due seguenti condizioni:

  • Almeno 15 giorni di Trading (giornate in cui sono state aperte posizioni in acquisto, vendita o vendita parziale)
  • Almeno 18 decisioni rappresentative, misurate per D-Leverage e Duration (ovvero Leva e Durata).

L’obiettivo di queste condizioni è di raccogliere dati in maniera più intelligente, e premiare i Darwin non solo in base al tempo. Pensa ad un Darwin che opera da oltre 2 anni, ma che esegue una sola operazione ogni 6 mesi, e le operazioni durano solo un giorno. Due anni sono un periodo sicuramente lungo, ma il numero di operazioni eseguite non è assolutamente sufficiente per stabilire con validità statistica se la strategia del Darwin è buona oppure no. Quindi, per determinare se i Darwin hanno fornito abbastanza dati per essere opportunamente valutati, Darwinex ha deciso di optare per un sistema di calcolo abbastanza complesso ma piuttosto efficace, che tiene in considerazione il tempo ma soprattutto la quantità, la leva e la durata dei trade.

L’Attribute Experience non può scendere, ma solo salire. Valori di Experience pari a 10 indicano che i dati in possesso a Darwinex sono più che sufficienti per stabilire la validità della strategia.

Va da sé che, a seconda del tipo di operatività del trader (molto o poco frequente), sarà necessario uno storico maggiore o minore per riuscire ad ottenere il punteggio di 10.

– Darwinex Score: Market Correlation (Mc)

La correlazione con il mercato, ovvero quanto i risultati operativi del Darwin dipendono o meno dall’andamento delle attività sottostanti (gli asset acquistati). In altri termini questo valore indica quanto il risultato operativo del Darwin sia collegato o meno alle oscillazioni del sottostante.

Più è alto il punteggio e più il Darwin è scollegato dal sottostante, il che significa che il trader è in grado, con la sua strategia, di guadagnare sia quando il sottostante guadagna sia quando perde valore.

– Darwinex Score: Risk Stability (Rs)

Valore che giudica la stabilità della strategia, la costanza del comportamento del Darwin nel tempo (se le oscillazioni nel tempo sono state sempre contenute o meno). Alti punteggi di Risk Stability denotano una VaR attorno al 10% (volatilità piuttosto contenuta).

– Darwinex Score: Risk Adjustment (Ra)

È un indicatore che valuta quanto spesso il sistema automatico di Risk Management di Darwinex interviene per ridurre il rischio della strategia. Più è alto questo punteggio e meno Darwinex è dovuto intervenire per modulare il rischio.

– Darwinex Score: Open Strategy (Os)

Con questo valore Darwinex mette alla prova la validità della strategia, simulando l’apertura di più posizioni sia antecedenti che successive (come timing d’ingresso) a quella aperta realmente dal trader. Valori alti di Open Strategy indicano un ottimo timing d’ingresso da parte del trader, che dimostra che gli ingressi da lui fatti sono stati eseguiti nel miglior momento di mercato possibile.

– Darwinex Score: Close Strategy (Cs)

Per il Close Strategy vengono applicate le stesse logiche utilizzate nella Open Strategy ma per la chiusura delle posizioni. Con questo Attribute, Darwinex vuole valutare se la strategia di chiusura delle operazioni del trader è migliorabile. L’insieme dei due indicatori serve a fornirti un’evidenza su quanto possa essere migliorata la strategia del trader.

– Darwinex Score: Positive Return Consistency (R+)

Questo valore indica se dietro la chiusura in profitto delle operazioni esiste un pattern prestabilito, ovvero se i trade vengono chiusi seguendo delle logiche solide e sistematiche. Alti valori di Positive Return tendono ad indicare che il trader, nella sua strategia, ha sempre un piano e non lascia mai niente al caso.

– Darwinex Score: Negative Return Consistency (R-)

Assolve alle stesse funzioni del Positive Return Consistency, ma considerando le operazioni chiuse in perdita. Più i valori di Negative Return Consistency si avvicinano al 10 (valore massimo), più è chiaro che il trader attua delle ferree logiche di gestione e riduzione delle perdite, elemento tra i più importanti per la buona riuscita dell’investimento.

– Darwinex Score: Duration Consistency (Dc)

Questo attribute tenta di valutare se il trader usa o meno delle strategie temporali per la chiusura dei propri trade. In altre parole, se i trade hanno la stessa durata significa che il trader ha una strategia temporale precisa, quindi lo score Dc sarà più alto.

– Darwinex Score: Loss Aversion (La)

Confrontare l’entità dei profitti in rapporto all’entità delle perdite è importante per capire la capacità del trader di limitare le perdite e lasciare correre i profitti. La Loss Aversion punta a mettere a fuoco esattamente questo aspetto. Punteggi alti individuano trader con la capacità di lasciar correre i profitti, e allo stesso tempo di tagliare velocemente le perdite quando delle operazioni non vanno per il verso giusto. In altre parole alti punteggi individuano strategie di trading dall’ottimo profilo di rischio/rendimento.

– Darwinex Score: Performance (Pf)

Per generare l’attribute Performance, Darwinex paragona i rendimenti della strategia del trader con quelli di 10.000 simulazioni di tipo Monte Carlo utilizzando gli stessi rischi, gli stessi asset e gli stessi timing. Più alto è il punteggio, più vuol dire che la strategia del trader è riuscita a battere le simulazioni casuali.

– Darwinex Score: Capacity (Cp)

Qui invece Darwinex monitora e mette in relazione l’andamento delle performance del Darwin con l’incremento del numero d’investitori. Alti valori di Capacity indicano che l’incremento d’investitori non determina un calo di performance da parte del Darwin.

Sezione Analisi Darwin: Return/Risk

All’interno di questa sezione di Darwinex vengono analizzati tutti gli elementi di rischio e rendimento alla base del Darwin.

– Darwin Return

Darwin Return Darwinex

L’area dedicata al Darwin Return offre la possibilità di impostare, in alto a destra, il periodo di analisi, scegliendo tra tutto lo storico disponibile, quello degli ultimi due anni, dell’ultimo anno, semestre, trimestre, mese, settimana e giorno. Una volta impostato il periodo, il grafico e gli altri indicatori si aggiornano di conseguenza.

Elemento centrale ed importante del Darwin Return è sicuramente il grafico che riporta i rendimenti del Darwin (sulle ordinate le percentuali e sulle ascisse i giorni). Questo grafico ti consente di vedere molto bene la progressione dei profitti nonché la quantità e l’entità dei Drawdown, tutti elementi utili a farti capire se ti piace come il Darwin genera profitto.

La Migration date è la data in cui il trader ha “trasportato” sulla piattaforma Darwinex lo storico operativo prodotto con un altro broker.

Sotto al grafico trovi una pratica tabellina che riporta i rendimenti del Darwin divisi per anno e mese.

– Performace Statistics

Performace StatisticsA destra del grafico, nella Performance Statistics, alcuni dati di rapida fruizione, in parte già visti nella sezione superiore, che sono:

  • Return: Il rendimento del Darwin in percentuale;
  • Max DrawDown: La percentuale di perdita realizzata nel peggior momento operativo;
  • % Winning day: Percentuale delle giornate chiuse in profitto;
  • % Winning week: La percentuale di settimane chiuse in profitto.

– Return Distribution Daily & Return Distribution Weekly

return Distribution Daily Weekly

Nel grafico ad istogramma vengono conteggiati il numero di giorni (Daily) o settimane (Weekly) nelle quali il trader ha raggiunto un determinato livello di profitto o perdita, divisi per colonne.

Ogni range di profitto/perdita è una barra del grafico, più è alta la barra e maggiore sarà il numero di giorni o settimane in cui la performance si è attestata all’interno di quel determinato range.

Posizionandoti con il mouse sulla singola barra potrai conoscere la quantità di giorni ed il range di performance rappresentato.

Per quanto riguarda le barre rosse, la cosa migliore sarebbe averne il meno possibile, eventualmente solo quella più centrale. Per quelle verdi invece, come regola generale, più le barre sono alte andando verso destra, meglio è.

– Risk Statistics

Posizionato a destra dei due grafici appena descritti abbiamo il Risk Statistics:

  • Average daily return: Percentuale di rendimento medio giornaliero;
  • Average weekly return: Percentuale di rendimento medio settimanale;
  • Worst day: Percentuale di perdita massima nella peggior giornata;
  • Worst week: Percentuale di perdita massima nella peggior settimana;
  • Worst month: Percentuale di perdita massima nel peggior mese;
  • Average D-Leverage: D-Leverage medio;
  • Max D-Leverage: Massimo D-Leverage.

Anche i dati di questa tabella sono riferiti al periodo di analisi.

Sezione Analisi Darwin: Asset & TimeFrames

In Asset & TimeFrames vengono messi sotto la lente d’ingrandimento gli asset sui quali il trader lavora e le fasce orarie nelle quali è solito operare.

Come per la sezione precedente, anche in Asset & Time Frames è possibile impostare un periodo di analisi (in alto a destra) che influenzerà tutti i dati che verranno estrapolati.

– Trading Time Distribuition

Trading Time Distribution

In Trading Time Distribution trovi un bel grafico ad istogramma che indica la percentuale di trade eseguiti per fascia oraria. Ogni barra rappresenta un’ora, quindi il grafico è costituito da 24 barre.

Posizionandoti con il mouse sulla barra puoi ottenere l’indicazione della percentuale di trade eseguiti durante quella particolare fascia oraria. In questo modo puoi capire quali sono i momenti in cui il trader è più attivo.

– Daily Performance

Daily Performance

Anche nel Daily Performance abbiamo una rappresentazione ad istogrammi, ma in questo caso le barre sono 5, come le giornate di trading disponibili durante la settimana.

L’altezza della barra è legata alla quantità di trade eseguiti in quel giorno specifico della settimana. Se la barra è verde vuol dire che la maggior parte delle operazioni si è chiusa in profitto, rossa al contrario sono state le operazioni chiuse in perdita a prevalere.

Spostandosi con il mouse sulla barra si ottiene il dettaglio di quante volte complessivamente, in quel giorno della settimana, sono stati aperti dei trade, quanti si sono conclusi positivamente, quanti negativamente e la percentuale di performance realizzata.

– Asset Allocation

Asset Allocation

La sezione Asset Allocation mostra la varietà degli asset scambiati dal trader attraverso un grafico a torta. Più è grande la dimensione della fetta, più quell’asset è stato utilizzato.

Quando la fetta di torta è rossa significa che la % di operazioni chiuse in profitto per quell’asset è inferiore al 50%.

Non ti spaventare subito nel caso dovessi vedere una torta con una preponderanza di rosso: un trader profittevole può anche chiudere molte operazioni con una perdita, quello che conta è la dimensione della perdita in relazione a quella delle vincite. Tante piccole perdite possono essere compensate e superate da pochi grandi profitti.

Posizionandoti sulla fetta di torta puoi ottenere l’indicazione sul tipo di asset, la quantità di operazioni fatte su di esso e che percentuale rappresentano sul totale, la durata media delle operazioni e la percentuale di chiusura in profitto.

– Max. Positive/Negative excursion per trade, including open trades

Max Positive Negative excursion per trade

Questo grafico è molto interessante. Sull’asse delle ordinate riporta la percentuale di escursione del trade e sulle ascisse i trade eseguiti.

È possibile vedere per ogni singolo trade (anche quelli ancora aperti) la % di escursione massima al rialzo ed al ribasso. Passando con il mouse sulle singole barre è possibile vedere giorno ed ora in cui il trade è stato aperto, il relativo asset, la percentuale minima e massima di oscillazione e la percentuale di profitto o perdita di chiusura.

In altre parole, è un grafico utile a capire visivamente i livelli di rischio/rendimento dei trade, e se il trader tende a chiudere le proprie operazioni a ridosso delle oscillazioni massime ottenute. Ad esempio, se un trade raggiunge un 5% di escursione massima di guadagno, ma poi viene chiuso con solo uno 0.1% di profitto, significa che il trader non è stato in grado di proteggere i profitti che aveva generato.

– Duration vs Profit (pips) of the last 100 already closed trades

Duration vs Profit

In questo grafico viene posta particolare attenzione alla relazione tra la durata delle operazioni ed il profitto in pip degli ultimi 100 trade. In alto a destra è possibile impostare il giorno dal quale far partire l’analisi.

Sull’asse delle ordinate hai la durata delle operazioni e sull’asse delle ascisse il ritorno in pip per trade. I pallini rossi posizionati a sinistra dello 0 rappresentano le operazioni chiuse in perdita, quelli verdi quelle chiuse in profitto. Posizionandoti sul singolo pallino puoi scoprire giorno ed ora in cui è stata eseguita l’operazione, il suo ritorno in pip, la durata (giorni, ore, minuti e secondi), la sua volatilità (VaR) e la leva utilizzata.

Idealmente vorremmo vedere i pallini rossi schiacciati in basso e vicino allo zero, a dimostrazione del fatto che il trader chiude velocemente e con poche perdite i trade che non vanno per il verso giusto, mentre vorremmo vedere i pallini verdi in alto a destra, a dimostrazione del fatto che il trader lascia correre i trade in profitto per diverso tempo.

Sezione Analisi Darwin: Investable Attributes

la sezione Investable Attributes è dedicata all’analisi di tutti gli Attributes di Darwinex.

Come già detto precedentemente, Darwinex analizza in modo oggettivo i diversi elementi della strategia del trader assegnandogli un punteggio. Gli elementi presi in considerazione vengono chiamati Attributes, ed il punteggio assegnato a ciascuno va da 0 a 10. La loro somma, adeguatamente ponderata, determina il D-score.

Vediamo quindi di analizzarli uno per uno.

– Darwinex Score

Darwinex Score grafico

Come spiegato nel capitalo dedicato in precedenza, il Darwinex Score è il punteggio sintetico che Darwinex attribuisce ad ogni Darwin. Si ottiene sommando i valori dei singoli Attributes, adeguatamente ponderati.

Il Darwinex Score è interessante in quanto riassume sinteticamente il giudizio di Darwinex sulla strategia del trader e quindi sul Darwin. In alto a destra è possibile selezionare il periodo di analisi ed in basso, attraverso un grafico lineare, vederne l’evoluzione per il periodo selezionato.

A destra del grafico hai una tabella che riporta i valori dei singoli Attributes. Posizionandoti in un punto preciso del grafico, la tabella mostrerà la relativa data di rilevamento del D-Score, il suo punteggio, ed i valori dei singoli Attributes che hanno determinato quel punteggio.

Questa sezione è sia interessante che utile, poiché ti consente di vedere l’andamento del Darwinex Score e quindi capire se la sua evoluzione è stata regolare o se ha avuto dei picchi al rialzo o al ribasso. Ovviamente andrà posta maggiore enfasi sui picchi al ribasso, e bisognerà andare a capire cosa è successo e perché Darwinex ha penalizzato così tanto la strategia del trader.

A questo proposito, puoi selezionare dalla tabellina di destra uno o più Attributes, al fine di vederli rappresentati nel grafico assieme al D-Score. Potrai quindi mettere in relazione i singoli giudizi con quello totale, in modo da capire quali sono stati gli elementi che hanno causato eventuali ribassi o rialzi importanti.

Darwinex Score grafico 2

Darwinex Score grafico 3

– Spider Chart: D-Score

Spider Chart D Score

Più in basso è possibile vedere il D-Score all’interno di un grafico a ragnatela.

Questo tipo di rappresentazione serve a far capire meglio quali siano gli Attributes da migliorare rispetto agli altri. Posizionandoti sul singolo Attibute con il mouse farai comparire una descrizione sulla destra.

– Experience

Experience d scores

Per giudicare se lo storico e le operazioni fatte dal trader sono sufficienti a descrivere adeguatamente la strategia, dando la possibilità di comprendere i possibili scenari operativi del Darwin, Darwinex usa l’Attribute Experience.

L’analisi dell’Experience è pre-impostata sugli ultimi 12 D-Period (se presenti).

Posizionandosi con il mouse sopra un determinato punto del grafico si potrà vedere la data, la percentuale di ritorno della strategia ed il valore di D-Period.

Experience d scores tabellaSulla tabella presente sulla destra del grafico vengono invece riportati dei dati statistici:

  • Trading Days: Ovvero la quantità di giornate in cui sono stati effettuati scambi all’interno del periodo di analisi.
  • Representative trading decisions: La quantità di decisioni rappresentative, che costituiscono uno dei due criteri per determinare l’incremento del D-Period, il quale a sua volta definisce l’incremento dell’Experience.
  • Average Days per D-period: Di quante giornate è mediamente composto un D-Period. Come abbiamo detto questo valore tende a cambiare a seconda della strategia posta in essere dal trader (se mediamente esegue più o meno operazioni).
  • Total D-Periods: Valore che può al massimo essere pari a 12.
  • Date of attributes’ first analysis: La data dalla quale inizia l’analisi dell’Experience.
  • Evolution of Score: Qui viene riportato il valore massimo e minimo di Experience, ed anche la rappresentazione grafica del suo andamento. Dal momento che il valore di Experience può solo crescere, e visto che Darwinex riporta sempre l’analisi degli ultimi 12 D-Period, sarà possibile trovare Darwin che in questa sezione riportano una linea piatta con valore di Experience pari a 10. Questo perché da tempo hanno raggiunto un anno di operatività.

– Market Correlation

Market Correlation d scores

La sezione Market Correlation analizza quanto i risultati del Trader siano stati influenzati dall’andamento del mercato. In alto a destra puoi selezionare il periodo di analisi per D-Period, e nello specifico 3-6-12 period. L’analisi di Darwinex è eseguita su ogni asset utilizzato dal trader e restituisce informazioni interessanti.

Per ogni asset, è presente un modulo che fornisce queste informazioni:

  • Correlation: identifica il grado di correlazione della strategia del trader con l’asset. Più questo sarà vicino al valore di 1 e maggiore sarà la correlazione, e questo inciderà in modo negativo sul giudizio di Market Correlation. La situazione sarà contraria invece in caso di correlazione prossima allo 0.
  • Correlation weight: Indica quanto l’asset “pesa”, in percentuale, rispetto a tutti gli altri nel computo del giudizio finale di Market Correlation.
  • Market Direction: Mette in evidenza la quantità di operazioni aperte in long ed in short, sia come percentuale sul totale che come valore assoluto. La rappresentazione viene fatta sfruttando un intuitivo grafico a torta.
  • Time Opened: Questo grafico mette in relazione i tempi di permanenza a mercato dell’asset analizzato con tutti gli altri strumenti finanziari sui quali opera il trader, distinguendo sempre tra operazioni long e short. Il Time Opened è utile a capire quale è stata la permanenza operativa sul singolo asset rispetto al totale, e di conseguenza a determinare quali sono gli asset sui quali punta di più la strategia del Darwin.
  • Exposure (risk) opened: Identifica l’entità dell’esposizione al rischio durante l’apertura delle posizioni. Anche qui viene fatta una distinzione tra operazioni long e short.

Market Correlation d scores tabella

Alla destra dei grafici hai l’ormai consueta tabella statistica, che in questo caso si rivolge alla Market Correlation:

  • Total Correlation Factor: Determinato dalla media delle correlazioni calcolate per singolo asset;
  • Asset with highest correlation: Individua l’asset, tra quelli negoziati dal trader, dove l’operatività presenta caratteristiche di maggior correlazione con il mercato.
  • All assets’ summary Total positions: Viene fatto un riassunto delle operazioni coinvolte nell’analisi con il numero totale di operazioni analizzate.
  • Long positions: Totale delle operazioni long analizzate;
  • Short positions: Totale delle operazioni short analizzate;
  • Risk exposure (long): Esposizione al rischio per le operazioni long; (rischio massimo o medio?)
  • Risk exposure (short): Esposizione al rischio per le operazioni short;
  • % out of the market: La percentuale media di tempo nella quale il trader è rimasto fuori dal mercato, quindi con nessuna operazione aperta a mercato;
  • Evolution of Score: Evoluzione del punteggio di Market Correlation, con focus sul valore minimo, massimo e l’andamento nel corso del tempo, rappresentato attraverso un piccolo grafico lineare.

In generale, un andamento costante del grafico indica coerenza di strategia.

– Risk Stability

Risk Stability d scores

Abbiamo parlato abbondantemente di cosa sia il VaR e di come questo ci fornisca un’indicazione sulla rischiosità della strategia, e di conseguenza su rendimenti e perdite attese da essa.

In questa sezione è possibile vedere, attraverso un grafico lineare, l’evoluzione del VaR mensile del Darwin.

Una volta impostato il periodo di analisi, in alto a destra, otterrai una linea arancione che corre all’interno di un corridoio delimitato da due linee bianche. La linea arancione mostra l’evoluzione del VaR e le due linee bianche sono i suoi massimi e minimi. Posizionando il mouse in un punto qualsiasi di questo serpentone otterrai i valori di Var, Var massimo e Var minimo per ogni data specifica.

Gli elementi che vengono messi in evidenza dal grafico sono:

  • L’andamento del VaR: Sono da preferire VaR lineari che presentano poche e dolci variazioni nel corso del tempo.
  • I valori di VaR: Oltre a preferire un andamento piatto e regolare nel tempo, è importante valutare anche il suo valore. Valori sotto al 10% indicano un’operatività piuttosto tranquilla.
  • Corridoio VaR: Ultimo elemento da analizzare è il corridoio, più è stretto e più siamo sicuri di essere in presenza di una strategia controllata e priva di scossoni.

Risk Stability d scores tabellaA destra del grafico abbiamo la sezione statistica della Risk Stability, che in questo caso riporta:

  • Min. monthly VaR: VaR minimo, considerando il periodo preso per l’analisi;
  • Max. monthly VaR: Il VaR massimo, sempre considerando il periodo preso a riferimento;
  • Worst month: il valore VaR del peggiore mese
  • Average VaR change in a month: La variazione media mensile del VaR;
  • Evolution of Score: L’evoluzione del punteggio per l’attribute Risk Stability (sempre per il periodo preso a riferimento), insieme al punteggio più basso e quello più alto ed anche l’evoluzione storica rappresentata attraverso un mini grafico.

– Risk Adjustment

Risk Adjustment d scores

Questa sezione è una rappresentazione grafica di quante volte Darwinex è dovuta intervenire sulla strategia del trader per limitarne la rischiosità.

L’analisi del Risk Adjustment viene fatta collocando tutti i trade del Darwin all’interno di un grafico, che sulle ordinate riporta i valori di D-Leverage e sulle ascisse la Durata. Ogni pallino corrisponde ad una o più posizioni aperte contemporaneamente.

Darwinex interviene quando i valori di D-Leverage e di duration si discostano negativamente rispetto alla media operativa del trader. In pratica, se Darwinex vede che, in base alla storia operativa del trader, sta succedendo qualcosa che si discosta troppo dalla consuetudine, allora interviene limitando gli eccessi.

Il colore del pallino è verde quando Darwinex non è intervenuto per aggiustare il rischio, in quanto il comportamento del trader è stato in linea con la sua strategia storica, rosso invece nel caso in cui Darwinex sia dovuto intervenire per mitigare il rischio.

Ciascun pallino contiene informazioni su data ed ora di apertura della posizione, la sua durata, il valore di D-Leverage attribuito da Darwinex, la percentuale di Risk Adjustment (se c’è stata), quanti trade sono stati aperti in contemporanea con quell’operazione, ed infine il ritorno positivo o negativo in %.

Dalla concentrazione dei pallini in una determinata zona del grafico è possibile intuire lo stile del trader (operazioni di lunga o breve durata e l’entità del D-Leverage).

Risk Adjustment d scores tabellaLa tabella delle statistiche a destra riporta:

  • % Position adjusted: L’indicatore evidenzia la percentuale di operazioni che ha richiesto un intervento da parte di Darwinex per riportare il rischio a livelli normali.
  • % Exposure closed: Con questo parametro vengono messe in evidenza la percentuale di esposizione a mercato in eccesso che si è reso necessario chiudere.
  • Monthly VaR in period: L’oscillazione del VaR per il periodo preso in considerazione
  • Evolution of Score: La classica indicazione di come si è mosso il punteggio dell’attribute, considerando il valore minimo e massimo per il periodo preso in esame ed anche la sua evoluzione dal punto di vista grafico.

– Open/Close Strategy

Open Close Strategy d score

Questi due Attributes sono legati tra loro, tant’è vero che Darwinex li analizza in modo congiunto all’interno della stessa sezione.

L’analisi in questione è tanto interessante ed affascinante per dei trader come noi, quanto praticamente (quasi) inutile per l’investitore. Il sistema punta ad individuare le capacità predittive del trader allo scopo di dimostrare che nel trading la fortuna non esiste.

Viene confrontata la resa delle operazioni fatte dal trader (linea bianca un po’ più spessa delle altre) con quella ipotetica di altre operazioni aperte (grafico superiore) o chiuse (grafico inferiore) prima o dopo. Il range considerato per gli ingressi e le chiusure va da più o meno 10%, 20%, 30%, 40% e 50%.

Il periodo di analisi può essere impostato andando ad agire sui D-Period in alto a destra, mentre posizionandosi con il mouse su di un punto del grafico è possibile vedere, per ogni operazione, il suo ranking medio e la sua posizione nella classifica, rispetto alle altre.

Per chiarire meglio il senso di questi Attributes possiamo analizzare l’immagine, dalla quale vediamo che i rendimenti sarebbero stati maggiori se le operazioni fossero state aperte con un ritardo pari a -50% e chiuse con un ritardo del -20%.

Open Close Strategy d score tabella

Analizzando meglio i rendimenti della strategia rispetto a quelli delle altre operazioni vediamo che:

  • Per le aperture la strategia del trader ottiene la quinta posizione;
  • Per le chiusure, l’ultima posizione.

Questa indicazione, in realtà, può rivelarsi più utile per il trader stesso, al quale viene mostrato che chiudendo le operazioni con un ritardo del 20% massimizzerebbe i suoi rendimenti. Da notare però che questi ragionamenti sono facili solo sulla carta, ma non è detto che lo siano altrettanto nella realtà.

Anche in questo caso, sulla destra, abbiamo il pannello delle statistiche, sia per gli open trade che per i close trade:

  • Trades over 10 minutes: La quantità di trade oltre i 10 minuti di durata
  • Average strategy ranking: Il posizionamento della strategia del trader, calcolato rispetto alle altre 10
  • Percentile compared to random strategies: Rendimento percentuale della strategia rispetto alle altre simulate
  • Strategy final ranking: Il posizionamento finale della strategia rispetto alle altre
  • Best strategy: Quale tra le 11 strategie ha dimostrato di dare il miglior rendimento
  • Evolution of Score: L’andamento del punteggio e i valori minimi e massimi, oltre al grafico che riporta l’evoluzione storica del dato

– Positive e Negative Return Consistency

Positive Negative Return Consistency d scores

Qui abbiamo altri due attributes che vengono analizzati congiuntamente. L’obiettivo è di identificare se il trader sceglie i punti di chiusura delle sue operazioni, in profitto o in perdita, utilizzando delle strategie o dei pattern solidi.

Darwinex mette a disposizione un grafico che riporta sulle ordinate la Duration (durata dell’operazione) e sulle ascisse il ritorno in pip. Una forte concentrazione di pallini (verdi per operazioni in profitto e rossi per operazioni in perdita) in determinate aree del grafico identifica l’esistenza di logiche operative ricorrenti e di pattern predefiniti per determinare la chiusura delle operazioni.

Ovviamente maggiore sarà la concentrazione e più forti e rigide saranno le logiche di chiusura.

Positive Negative Return Consistency tabellaNella tabella statistica a destra del grafico abbiamo riportati:

  • Total Days: Il totale dei giorni considerati nell’analisi
  • Days with positive returns: Il totale delle giornate chiuse con un profitto
  • Days with negative returns: Il totale delle giornate chiuse con una perdita
  • Positions with positive returns: Quantità di operazioni chiuse in profitto
  • Positions with negative returns: Quantità di operazioni chiuse in perdita
  • Evolution of Score: L’andamento del punteggio ed i valori minimi e massimi, oltre al grafico che riporta l’evoluzione storica del dato. Questo valore è chiaramente diviso per l’attribute Positive Return e Negative Return.

– Duration

Duration d scores

Se vuoi sapere quanto tempo un’operazione rimane aperta a mercato prima di essere chiusa, la sezione Duration si occupa proprio di questo.

Il grafico è simile al precedente, pur riportando dati differenti. Sulle ordinate la durata e sulle ascisse i pip incassati o persi, il grafico rappresenta un campione di cento operazioni a ritroso nel tempo partendo dalla data impostata sul calendario in alto a destra.

Il pallino verde rappresenta le operazioni chiuse in profitto, quello rosso quelle chiuse in perdita. Posizionandoti con il mouse su uno dei pallini otterrai informazioni su:

  • data ed ora dell’operazione
  • il ritorno positivo o negativo in pip
  • la duration (quanto tempo il trader è rimasto a mercato con quell’operazione)
  • il VaR (sempre riferito all’operazione)
  • la leva

Controllando la disposizione delle operazioni (pallini rossi o verdi) potrai avere un’idea di quanto la strategia lavori su operazioni di breve o lunga durata, e di quale sia l’entità dei profitti in funzione della durata delle operazioni.

Trader che lasciano correre i profitti avranno una concentrazione di pallini verdi nella parte alta a destra del grafico; al contrario, pallini verdi o rossi concentrati al centro del grafico vicino all’asse orizzontale, identificheranno un’operatività veloce assimilabile allo scalping (profitti ridotti e tempi brevissimi).

Le strategie in scalping sono difficili da replicare, ed per questo motivo che i Darwin che presentano simili caratteristiche sono meno appetibili di altri.

Duration d scores tabellaNella tabellina delle statistiche a destra del grafico i dati in evidenza sono:

  • Total Days: Il totale dei giorni compresi nell’analisi (in base alla data impostata in alto a destra il sistema esegue un’analisi da quel giorno a ritroso per le ultime 100 operazioni eseguite)
  • Total Positions: Numero totale delle operazioni analizzate
  • Total Positive Positions: Il totale delle operazioni chiuse in profitto
  • Total Negative Positions: Il totale delle operazioni chiuse in perdita
  • Evolution of Score: L’evoluzione del punteggio e i valori minimi e massimi raggiunti, oltre all’immancabile grafico per vedere l’andamento nel tempo dello score.

– Loss Aversion

Loss Aversion d scores

Uno dei segreti del trading di successo è avere la capacità di lasciar correre i profitti e di tagliare le perdite.

La Loss Aversion cerca di verificare se il trader possiede o meno questa capacità.

Sulle ordinate di questo grafico di Darwinex sono riportati i ritorni, calcolati in percentuale sul valore dell’equity, mentre sulle ascisse l’elenco delle posizioni, dalle più vecchie (a sinistra) a quelle più recenti a destra. Come per altri grafici è possibile impostare in alto a destra un D-Period per l’analisi.

Ogni barra rappresenta l’oscillazione di una singola operazione, dall’apertura alla chiusura. Con il mouse è possibile avere altri dettagli su:

  • data ed ora di apertura
  • asset sul quale il trader ha effettuato l’investimento
  • escursione massima e minima del trade
  • percentuale di profitto o perdita alla chiusura dell’operazione, individuata graficamente sulla barra con una tacca.

Il colpo d’occhio che si ottiene è sicuramente interessante. Una strategia che tende a contenere le oscillazioni negative, cercando di ottenere oscillazioni positive anche due o tre volte tanto, avrà un grafico con barre verdi molto più allungate di quelle rosse.

I trader che usano questo tipo di strategie sono universalmente più apprezzati di altri.

Loss Aversion d scores tabellaI valori riportati nella tabella di destra:

  • Successive trades on same asset: La quantità di operazioni fatte in modo consecutivo sullo stesso asset
  • Average positive excursion: Il valore medio delle escursioni positive
  • Average negative excursion: il valore medio delle escursioni negative
  • Best positive excursion: Il valore della miglior escursione positiva
  • Worst negative excursion: Il valore della peggior escursione negativa
  • Average on extreme positive excursions: La media delle massime escursioni positive
  • Average on extreme negative excursions: La media delle massime escursioni negative
  • Evolution of Score: L’evoluzione del punteggio con i valori minimi e massimi per il periodo analizzato e la loro rappresentazione grafica.

– Performance

Performance d scores

Secondo la teoria di Darwinex, per capire la validità della strategia del trader è necessario confrontarla con altre 10.000 varianti casuali, che operano utilizzando gli stessi rischi, gli stessi asset e gli stessi timing. Il risultato del confronto è una sorta di classifica di rendimento all’interno della quale si andrà a collocare il Darwin.

Anche in questo caso è possibile impostare un periodo di analisi per D-Period. Migliore sarà il posizionamento e più alto sarà lo score dell’attribute Performance.

L’obiettivo del parametro Performance è di individuare quanto dei risultati del trader sono da attribuire alla sorte e quanto alle capacità del trader, e di conseguenza determinare la solidità della strategia utilizzata.

Performance d scores tabellaNella tabellina dei dati statistici abbiamo:

  • Positions: La quantità di operazioni analizzata
  • Market Days: I giorni di mercato presi in considerazione per coinvolgere tutte le operazioni
  • Activity Days: La quantità di giorni nei quali il trader ha lavorato sui mercati, aprendo o chiudendo operazioni
  • Percentile: In quale percentile si collocano i risultati della strategia del trader rispetto alle 10.000 simulazioni
  • Evolution of Score: L’evoluzione del punteggio raffigurata attraverso un grafico lineare, oltre ai valori massimi e minimi per il periodo di riferimento.

– Capacity

Lo scopo dell’attribute Capacity è capire se un incremento d’investitori può impattare negativamente sulla strategia del trader. Questo può dipendere da vari fattori legati alla strategia operativa.

Capacity: Divergence sensitivity

Capacity d scores

Il primo grafico si focalizza sulla Divergenze Sensitivity, ovvero quanto è sensibile la strategia del Darwin ad una ipotetica perdita di rendimento di 0.2, 0.5, 1, o 2 pip per trade.

È possibile impostare, in alto a destra, il periodo storico di analisi per vedere come i rendimenti del Darwin potrebbero mutare.

Per conoscere il rendimento del Darwin e degli altri casi simulati in un determinato giorno basta posizionarsi con il mouse in un punto del grafico. Osservando invece l’andamento del grafico nel tempo, ci si può rendere conto di quanto grande può essere l’impatto sul rendimento della strategia con un calo di valore anche di soli pochi pip ad operazione.

Possiamo dire che, solitamente, le strategie con profitti di pochi pip per operazione risentono molto di più di queste variazioni in negativo rispetto a strategie che chiudono le operazioni con più ampi profitti.

Max. divergence allowed (In pips)

Max divergence allowed d scores

In questo grafico viene riportata, giorno per giorno, la massima divergenza in pip registrata nel tempo. Lo scopo di questo indicatore è di evidenziare la replicabilità della strategia.

Più la linea è bassa, minore è la divergenza, meglio è per noi.

Average leverage per trade (DARWIN)

Average leverage per trade

In questo grafico si vede l’andamento del D-Leverage medio per trade, giornata dopo giornata.

Max. estimated investment (DARWIN)

Max estimated investment

In questo grafico viene stimata l’entità dell’investimento nel Darwin, giorno per giorno.

Se si confronta questo grafico con quello del Max. divergence allowed (In pips) è possibile notare, almeno per il Darwin usato in questo esempio, come l’incremento di volumi di investimento peggiora la sua resa, in quanto ne incrementa la divergenza in pip.

Capacity d scores tabellaNella tabellina delle statistiche vengono messi in evidenza i seguenti parametri:

  • Return of Darwin: La percentuale di ritorno realizzata dal Darwin
  • Return with 0.2 pips of divergence: La percentuale di ritorno del Darwin considerando una perdita di valore di 0.2 pip per trade
  • Return with 0.5 pips of divergence: La percentuale di ritorno del Darwin considerando una perdita di valore di 0.5 pip per trade
  • Return with 1 pip of divergence: La percentuale di ritorno del Darwin considerando una perdita di valore di 1 pip per trade
  • Return 2 pips of divergence: La percentuale di ritorno del Darwin considerando una perdita di valore di 2 pip per trade
  • Max. Divergence allowed (pips) | Max in reference period: La massima divergenza in pip registrata nel periodo preso in analisi
  • Max. Divergence allowed (pips) | Min. in reference period: La minima divergenza in pip registrata nel periodo preso in analisi
  • Average leverage per DARWIN’s trade | Max. in reference period: La massima leva applicata nel periodo preso in esame
  • Average leverage per DARWIN’s trade | Min. in reference period: La minima leva applicata nel periodo preso in esame
  • Max. Estimated Investment: Il massimo investimento registrato sul Darwin
  • Evolution of Score: Le consuete informazioni sull’evoluzione dell’Attribute in esame con il punteggio minimo e massimo e la sua rappresentazione grafica.

Sezione Analisi Darwin: Divergence

Nella sezione Divergence di Darwinex l’obiettivo è quello di valutare quanto l’investitore è riuscito a replicare le operazioni fatte dal trader.

– Divergence in %

Divergence in %

Il grafico Divergence in % riporta i rendimenti del Darwin messi a confronto con quelli degli investitori che lo detengono nel loro portafoglio. È possibile impostare un periodo di analisi e vedere alla fine di questo periodo qual è stato il rendimento del Darwin e quello degli investitori che lo hanno acquistato.

Posizionando il mouse in un qualsiasi punto del grafico viene fornito il giorno e l’ora dell’operazione, il rendimento prodotto fino a quel momento dal Darwin e quello replicato dall’investitore, oltre alla % di divergenza fino a quel momento.

Può essere utile per capire se i risultati prospettati dalle analisi possono essere mantenuti anche una volta che l’investitore possiede il Darwin all’interno del suo portafoglio.

Divergence in % tabellaLa tabella delle statistiche riporta i valori:

  • DARWIN (representative orders): Il ritorno in percentuale realizzato dal Darwin per il periodo di riferimento
  • Investors’ estimated return: Il ritorno stimato per gli investitori
  • Divergence in period: La divergenza per il periodo, quindi la differenza tra quanto realizzato dal Darwin e quanto replicato dagli investitori
  • Current monthly divergence: La divergenza di performance ne mese corrente.

– Divergence per order

Divergence per order

Nel grafico Divergence per order vengono esposti i livelli di divergenza positiva e negativa per singola operazione.

Ogni operazione è rappresentata da un pallino di colore azzurro in rappresentanza di una divergenza positiva, di colore rosso per una divergenza negativa. Altro elemento che viene rappresentato, ma sull’asse verticale, è la latenza, ovvero quanto tempo passa per replicare la stessa operazione dal lato dell’investitore.

Posizionandosi sul singolo pallino sarà possibile conoscere la data e l’ora dell’operazione, l’asset sul quale il trader ha lavorato, il volume scambiato, la latenza e lo scostamento in pip rispetto al risultato originale.

L’ideale in questo caso sarebbe avere una concentrazione di pallini (ovvero operazioni) verso la zona centrale (ovvero 0 pip di divergenza) e verso il basso (ovvero 0 secondi di latenza)

Divergence per order tabellaIn questa tabella statistiche i dati analizzati sono:

  • Number of Orders: La quantità di ordini presi in considerazione nell’analisi per il periodo scelto
  • Average order size: La dimensione media degli ordini
  • Average divergence: La divergenza media in pip
  • Median divergence: La divergenza mediana sempre in pip (puoi scoprire qui la differenza tra media e mediana)
  • Average latency: La latenza media sul totale di operazioni considerate
  • Median latency: La latenza mediana
  • Orders (<987.96 ms latency): La quantità di ordini, sul totale analizzato, che presenta una latenza inferiore a 987.96 ms
  • Average divergence: La divergenza media in pip delle operazioni con latenza inferiore a 987.96 ms
  • Median divergence: La divergenza mediana in pip delle operazioni con latenza inferiore a 987.96 ms.

Sezione Analisi Darwin: Correlation

Questa sezione di Darwinex è molto interessante (e soprattutto utile) per la costruzione di un portafoglio adeguatamente strutturato.

Utilizzando in maniera opportuna gli strumenti messi a disposizione da Darwinex all’interno della sezione Correlation sarai in grado di capire se i Darwin da te scelti potranno convivere in armonia all’interno del tuo portafoglio d’investimento.

Un alto grado di correlazione indica che i due Darwin reagiscono più o meno allo stesso modo di fronte a simili condizioni di mercato. Capendo questo puoi quindi valutare se includere o meno nel tuo portafoglio dei Darwin che si muovono allo stesso modo.

– Correlation between XXX and other DARWINs (highest to lowest)

Correlation Between

Il primo elemento disponibile è una tabella che indica il grado di correlazione esistente tra il Darwin in analisi e gli altri. I Darwin presenti in tabella vanno da quello più correlato a quello meno correlato. Più ci si avvicina al valore di 1 e maggiore sarà la correlazione.

Nella parte bassa della tabella viene anche indicato se quel Darwin è compreso nel contest DarwinIA.

– Correlation between XXX and…

correlation between 2

Grazie a questo grafico puoi studiare la correlazione tra due Darwin, quello in analisi ed un altro.

Di default viene utilizzato il Darwin con il maggior grado di correlazione, ma niente ti vieta di sostituirlo con quello che vuoi tu o di variare il periodo di analisi, da 1 a 6 mesi.

Il grafico ti farà vedere l’andamento dei rendimenti per il periodo selezionato dandoti la possibilità, passandoci sopra con il mouse, di sapere la data ed il rendimento accumulato dai 2 Darwin. Potrai quindi vedere come si sarebbero comportati i Darwin nel passato e capire se possono stare bene assieme nello stesso portafoglio.

Correlation between tabellaLa tabella delle statistiche riporta:

  • Correlation: Il grado di correlazione esistente tra i due Darwin
  • Trades by XXX: Il numero di operazioni eseguite dal Darwin che stai analizzando (XXX)
  • Trades by YYY: Il numero di operazioni eseguite dal Darwin che stai comparando (YYY)
  • Similar trades: Il numero di trade simili
  • Trades earlier than YYY: Il numero di trade eseguiti da XXX prima che YYY cominciasse ad operare
  • Trades after YYY: Il numero di trade eseguiti da XXX dopo che YYY ha smesso operare
  • Does XXX participate in DarwinIA?: se il Darwin che stai analizzando partecipa a DarwinIA
  • Does YYY participate in DarwinIA?: se il Darwin che stai comparando partecipa a DarwinIA
  • DARWIN that overrides XXX: Il Darwin che sta “battendo” il Darwin in analisi nel contest DarwinIA; alle volte trovi il nome del Darwin, altre volte il motivo che ha portato Darwinex ad escludere il Darwin dalla competizione
  • DARWIN that overrides YYY: Stessa cosa, ma per il Darwin che stai comparando.

Sezione Analisi Darwin: Underlying strategy

Siamo arrivati all’ultima sezione di Darwinex. Qui l’obiettivo è darti la possibilità di approfondire meglio la strategia sottostante al Darwin.

Le informazioni che vengono fornite sono interessanti anche se non del tutto esaustive (contrariamente ad altre realtà come ZuluTrade, che però non ha diversi degli strumenti d’analisi visti fino ad ora con Darwinex).

Con Darwinex non è possibile avere un dettaglio preciso sullo stile operativo del trader, inteso come visibilità sulle singole operazioni fatte. Questa è appunto la peculiarità di Darwinex, che in questo modo mira a tutelare la proprietà intellettuale della strategia del trader.

Trading Journal

Trading Journal darwinex

Il giornale di trading esposto da Darwinex si compone di un corpo centrale costituito da una cascata di 5 grafici, tutti allineati sull’asse orizzontale del tempo, con la possibilità di impostare un periodo di analisi e una tabella di dettaglio che riporta i dati relativi ai punti specifici selezionati con il mouse.

Il primo grafico riporta il Return, ovvero il rendimento per il periodo di analisi. A seguire abbiamo il D-Leverage, ovvero la leva applicata in un dato momento e l’Open Trade, ovvero la quantità di trade aperti in un dato periodo. Si prosegue con il D-Score, dove un grafico ne fa vedere la sua evoluzione, per finire con la Trades Distribution, ovvero la distribuzione dell’operatività per asset con la quantità e durata delle operazioni.

Grazie alla tabella laterale è sempre possibile sapere per ogni punto:

  • Quale trade stiamo analizzando rispetto al totale dei trade eseguiti dal trader
  • La data e l’ora d’inizio e di fine dell’operazione
  • la durata dell’operazione
  • Il ritorno, positivo o negativo
  • Il range di oscillazione, ottenuto dalle somme delle posizioni aperte a mercato
  • La quantità di trade aperti in quel dato momento
  • Il D-Leverage ed il D-Score.

Come scegliere un Darwin: gli elementi più importanti da valutare con Darwinex

Posto che i criteri per selezionare un buon investimento per il futuro sono molto personali, e che la parola “futuro” ha un significato diverso per ogni investitore, giunto a questo punto voglio dirti quali sono gli elementi che noi di InvestinGoal valutiamo con maggior attenzione nella selezione di un Darwin su Darwinex.

Il percorso decisionale che ci porta ad effettuare delle scelte si compone di vari step, ovvero:

  1. valutare le potenzialità del Darwin
  2. misurare la solidità della strategia e la replicabilità dei suoi risultati
  3. verificare la possibilità di convivenza all’interno del portafoglio d’investimento.

1. Valutare le Potenzialità del Darwin

La prima cosa che osserviamo noi di InvestinGoal è il rendimento rapportato al rischio. Se facciamo un investimento vogliamo sapere quali sono i rendimenti attesi a fronte dei potenziali rischi.

Per questo motivo i primi parametri che mettiamo in relazione sono il “Return (since inception)” con la quantità di storico operativo disponibile (per trovarlo basta andare nella sezione Return/Risk, selezionare il periodo “All” e posizionarsi con il mouse all’inizio del grafico, in modo da sapere da che data il trader opera con quella strategia).

Questa cosa è importante per due motivi:

  1. Indipendentemente dai risultati, tendiamo ad escludere tutti i Darwin con meno di un anno di storico operativo, poiché vogliamo considerare solo quelle strategie che hanno già dimostrato di essere stabili e consistenti nel tempo
  2. Mettiamo in relazione la performance realizzata con il numero di mesi impiegati a realizzarla; converrai con noi che un ritorno del  50% realizzato in un anno di tempo è più esaltante rispetto allo stesso ritorno realizzato nel doppio del tempo (2 anni).

Stabilito il ritorno in relazione al tempo, lo relazioniamo con il rischio. Qui entrano in gioco il Drawdown (che deve essere il più contenuto possibile) ed il VaR (tendenzialmente preferiamo VaR non eccessivamente alti).

Prendendo quindi in esame la percentuale di rendimenti, i tempi impiegati a realizzarli ed i rischi assunti in termini di volatilità e massima perdita (VaR e DrawDown), possiamo passare alla prima scrematura.

2. Valutare la solidità della strategia

Individuati i Darwin con un interessante profilo di Rischio/Rendimento, passiamo ad approfondire la strategia (in Darwinex, come abbiamo già detto, non è un’impresa facile, vista la politica di protezione della proprietà intellettuale del trader).

Per prima cosa utilizziamo il D-Score (Darwinex Score). In generale non siamo entusiasti di utilizzare i giudizi creati da altri, soprattutto se questi in qualche modo sono parte interessata. Tuttavia, come spiegato nel dettaglio prima, dobbiamo riconoscere che gli elementi utilizzati da Darwinex per determinare questo punteggio sintetico sono molto validi e ben fatti.

Per questo motivo diamo sicuramente peso al punteggio di Darwinex al Darwin. Ovviamente, non ci fermiamo qui ed andiamo oltre. Le cose che più ci interessa guardare sono:

  • L’escursione dei Trade, visibile dalla sezione Assets & TimeFrames, sottosezione Max. Positive/negative excursion per trade. Puntiamo ad eliminare o declassare tutti i Darwin che presentano escursioni negative molto pronunciate, soprattutto se queste sono accompagnate da escursioni positive poco importanti.
  • Tra gli Investable Attributes controlliamo la Risk Stability, prediligendo le strategie con un’evoluzione storica del VaR molto controllata, senza picchi eccessivi e bruschi movimenti.
  • Verifichiamo anche che Darwinex non sia intervenuta troppo spesso per limitare i danni, controllando il Risk Adjustement.

Se il Darwin passa anche questo test allora si procede alla fase “replicabilità dei risultati”.

Replicabilità del Darwin

Convinti dal profilo di Rischio/Rendimento e dai dettagli sulla strategia, dobbiamo capire se le performance che ci hanno attratto sono replicabili all’interno del nostro account. La sezione ideale per questa verifiche è la sezione Divergence.

Se il calo di valore non impatta troppo né sul breve né sul lungo termine, allora il Darwin ha passato quasi tutti gli esami. Ne rimane solo uno.

3. Convivenza all’interno del portafoglio

Scegliere i giusti Darwin è la prima cosa importante, ma non è secondaria al verificare se questi possano coesistere in una più ampia logica di portafoglio integrato.

La prima sezione da verificare è Assets & Timeframes, nelle sottosezioni Trading Time Distribution e Asset Allocation. Qui è possibile vedere gli orari in cui è attiva la strategia del trader e gli asset sui quali lavora abitualmente.

È importante, anche se non indispensabile, trovare Darwin che non concentrino troppo le loro operazioni nelle stesse fasce orarie e sugli stessi asset, questo per mantenere delle logiche di diversificazione di portafoglio, utili ad ammortizzare i rischi.

Altra sezione molto importante da verificare è la Correlation, da qui è possibile vedere il grado di correlazione esistente tra i Darwin che vorresti includere nel tuo portafoglio. In linea generale, la cosa migliore sarebbe includere nel proprio portafoglio dei Darwin con bassi livelli di correlazione. Il motivo è semplice: essendo troppo correlati, il rischio è che in certi momenti tutto il tuo portafoglio venga messo a dura prova (perdite) da certe situazioni di mercato.

Ecco arrivati alla conclusione di questa lunga guida all’utilizzo di Darwinex. Tieni sempre a mente che molte delle nostre considerazioni sono frutto della nostra propensione al rischio e dei nostri obiettivi d’investimento! Tu potresti avere altre idee, e per essere in grado di svilupparle a dovere devi essere in grado di capire cosa stai analizzando e come funziona.

Per questo, la cosa migliore che puoi fare è rileggere questa guida un’altra volta. Inoltre, lascia un commento qui sotto per farci sapere cosa ne pensi!